domenica 17 marzo 2013

Bologna-Juventus 0-2: Vucinic e Marchisio affondano i felsinei e il capitano se la gode!!!



La forza di questa Juventus è tutta in quella immagine finale, Antonio Conte che canta e incita i numerosi tifosi bianconeri presenti al Dall’Ara, Antonio Conte, il capitano, l’allenatore, ma soprattutto il tifoso di questa squadra stellare, caratteristica che più di tutti gli altri lo distingue e lo eleva dal novero degli pseudo-allenatori italiani, poiché a differenza loro tutto ciò che lui fa nasce dall’amore incondizionato verso questa sacra casacca, capace di incoronarlo ieri campione e oggi tecnico di livello internazionale.

Eppure questa simpatica e innocente cornice, dove la purezza e la gioia del vero supporter, ovvero quello che ama la propria squadra visceralmente e incondizionatamente, ha saputo attirare le ire dei cosiddetti signori del calcio che hanno visto in questo gesto così istintivo e bello allo stesso tempo, una sorta di mancanza di rispetto nei confronti del pubblico e della squadra bolognese, qualcuno ha usato anche la parola vergogna, vergogna per cosa? Per una semplice esultanza? Io credo che la vergogna sia tutt’altro, come uno striscione in bella vista sull’Heysel e sulla voglia di vedere morti tutti gli altri tifosi bianconeri esistenti…Ebbene si, anche dalla civile Bologna un gran bel gesto d’inciviltà è stato servito su un piatto d’argento!!!

E allora tappatevi bene la bocca e mettetevi tutti l’anima in pace, siamo i più forti...potete anche smettere di odiarci perché l’ostilità da voi provata nei nostri confronti, non ci sfiora nemmeno, anzi forse fa più male a tutti voi che continuate a navigare nelle vostre miserie e rimanere sempre più insignificanti nella storia del calcio italiano…

Chiusa parentesi su ogni insulsa polemica, c’è solo da inchinarsi di fronte a una squadra che è sempre più una sicurezza e anche nella giornata di ieri ha saputo dimostrare la sua forza dirompente e la sua classe sopraffina nella persona di Mirko Vucinic, di nuovo in versione genio e autore del gol del vantaggio, e di Claudio Marchisio, il nostro principino, autore del secondo splendido gol bianconero e dell’assist per la rete precedente del montenegrino…



Che dire del numero 8 bianconero? Ogni giorno di più sta diventando uno dei leader indiscussi di questo magic team, per l’impegno a tutto campo che sa profondere in ogni partita, per la grinta e l’attaccamento all’unica maglia che ha da sempre conosciuto, per il talento sempre più evidente agli occhi di chi abbia una anche una minima conoscenza calcistica, a meno che non soffra di una qualche patologia oculare, conformandosi al trend del momento…

La Juve vola e noi con essa, come vola l’orgoglio di fare parte di una realtà vincente e meravigliosa come questa, in grado di renderci sempre più fieri di aver scelto un giorno non troppo lontano di sostenere e coccolare con passione sconfinata questi colori straordinari, con la viva certezza che l’affetto da noi provato saprà essere sempre puntualmente ricompensato, perché la Vecchia Signora non tradisce ne può essere tradita, molto più semplicemente può e dev’essere amata illimitatamente, anzi, come nel più tradizionale dei matrimoni, finché morte non ci separi!!!


Forza Juve, ogni giorno di più!!!



martedì 12 marzo 2013

Juventus-Catania 1-0: Cuore, classe e grinta, la Juve a più 9 dal Napoli “vede” il tricolore!!!



Più 9 a meno 10 dal termine! Tranquilli, non sto dando i numeri, sebbene la gioia me ne dia facoltà, provo solo a trasferire in cifre la realtà di una squadra eccezionale che dopo averci regalato un sogno nella stagione passata, in quella corrente sta per donarci una felicità ancora più straordinaria, per usare un termine di “contiana” coniazione!!!

In effetti è fuori dall’ordinario e oltre ogni umana possibilità il percorso che gli “alieni” bianconeri hanno condotto finora con una media di punti e di vittorie addirittura superiore a quella dello scorso anno, dove riuscimmo addirittura a rimanere imbattuti alla fine dei giochi!

Lungi da me mettere le mani avanti e ritenere la vittoria cosa fatta, perché come ben dice il nostro condottiero “il campionato è ancora lunghissimo e può accadere di tutto da qui alla fine”, ma un principio di entusiasmo mi prende improvvisamente e mi avvolge completamente al punto che all’altezza del petto sento fiorire un qualcosa, come un piccolo scudo bianco, rosso e verde…ok, ora stop coi sogni e incrociando le dita delle mani e dei piedi recuperiamo la sfera della realtà!!!

Il match di domenica ci racconta di una squadra che reduce dal pareggio col Napoli in campionato e dalla vittoria in Champions col Celtic, valevole per il passaggio ai quarti di finale, è tornata in campo più arrembante che mai, sebbene il Catania non sia rimasto a guardare, ma si sia difeso per abbondanti 90 minuti, fino a quando solo un minuto dopo la classe di Paul Pogba e l’abnegazione di Emanuele Giaccherini non ci hanno offerto su un piatto d’argento una vittoria a dir poco determinante, data la contemporanea sconfitta partenopea ad opera clivense, facendoci emettere l’urlo più sovrumano che si sia mai sentito da quando il pianeta terra esiste…

La “pulce di Talla”, outsider per definizione di molti, cresciuto in provincia a pane e calcio e venuto alla ribalta alla soglia dei 30 anni, grazie a gente che come Conte ha creduto fortemente in lui, è il simbolo di questa Juve operaia che lotta con orgoglio e determinazione sino all’ultimo istante, contro ogni pronostico, contro ogni episodio sfortunato e che alla fine, a scapito del pensiero comune, ce la fa, sempre e comunque…

Il giovane Paul è invece un’esplosione di talento e fisicità difficili da trovare in giro, un patrimonio di classe allo stato puro che la Juve ha l’obbligo di conservare gelosamente e coltivare nel modo più opportuno, senza trionfalismi che lo carichino troppo, ma con la giusta dose di meriti da attribuire, e con quei preziosi piedi ben piantati per terra ora che è solo agli albori di una carriera che si prevede sicuramente eccezionale…



E’ questo il segreto della Juve di Conte: un gruppo eterogeneo di campioni, ognuno dei quali con peculiarità ben diverse tra loro, ma complessivamente utili al bene comune della squadra…sono queste le caratteristiche che fanno la differenza tra una compagine vera e una presunta, perché non c’è bisogno di un top player per rendere un team fenomenale, ma di 22 onesti professionisti e instancabili lavoratori al completo servizio di un leader che sappia  bene come valorizzarli, ponendoli giorno dopo giorno di fronte alla possibilità che il premio finale potrà certamente ripagarli di ogni fatica…

E allora se ancora non è tempo di mettere lo spumante in frigo, è il momento di tenere i muscoli caldi e i nervi saldi, perché in questo snodo cruciale della stagione è più che mai opportuno continuare a vincere e a lottare su tutti i fronti rimasti aperti, senza distrazioni di alcun tipo, senza che l’odore della vittoria ci ubriachi ancor prima di assaporarla…

Dunque forza e coraggio miei prodi bianconeri, la meta non è lontana, ma nemmeno troppo vicina…due mesi ci separano dall’idillio finale, 60 giorni in cui combattere con le unghie e con i denti affinché quel triangolino variopinto rimanga ben saldo sulle sacre casacche bianconere, luogo ad esso più che mai confacente …


Forza Juve sempre e per sempre!!!Uniti ora e sempre verso la vittoria!!!