mercoledì 21 maggio 2014

102 volte grazie Juve: si chiude il campionato dei record e il “capitano” resta con noi!!!


Non era facile continuare a vincere, non era semplice trovare ancora stimoli dopo un campionato riacciuffato dopo 10 giornate e poi dominato, non era facile dopo aver trionfato con tre giornate di anticipo, ma con quell’uomo lì in panchina tutto è possibile, quello che in un pagliaio può trovarti non un ago, ma una produzione industriale di aghi, e da un buco può cavarti non un ragno, ma una comunità di ragni…

È così che abbiam vinto ancora, con l’Atalanta allo Stadium, con gol del “soldatino” Padoin, contro i campioni “morali” nella più bella delle gite fuori porta con scherzo finale del “clown” Osvaldo (Osvardo per gli amici romani), per finire con l’apoteosi finale ancora nella nostra casa, con un netto 3 a 0 sul Cagliari (Pirlo, Llorente, Marchisio) che ha sancito l’incommensurabilità di questa squadra, nonché il record assoluto in Italia e in Europa: 102 punti…mai nessuno come noi!!!

E allora non ci sono parole per descrivere la gratitudine verso questi ragazzi che ci hanno regalato l’ennesimo sogno, riuscendo addirittura a superare se stessi, infilando tre campionati di seguito in una maniera ogni volta più bella, ogni volta diversa e ugualmente straordinaria…


E le parole non sarebbero altresì sufficienti per esprimere la nostra immensa stima a quel signore lì che da tre anni a questa parte ci ha donato la più bella delle squadre, ci ha restituito la gioia di essere juventini, semmai a qualcuno fosse venuta meno, ci ha ricordato cosa significhi essere juventini ovvero cercare sempre e solo la strada della vittoria, rifiutare la mediocrità e lavorare sodo giorno dopo giorno verso un nuovo trionfo, un nuovo obiettivo da portare a termine nella maniera più egregia possibile…

Questo è Antonio Conte, questa è la Juve, e se qualcuno avesse avuto un dubbio sulla sua permanenza in bianconero, io non ce l’ho mai avuto, perché dopo tre anni a questi livelli, i dubbi che il tuo gruppo possa essere sazio e fin troppo spremuto, e che le garanzie di vincere ancora non vi siano del tutto, possono venire a chiunque, in fondo è umano anche lui, sebbene quanto fatto finora rasenti il sovrumano…


E allora eccolo lì per un altro ancora, Antonio Conte, condottiero bianconero, e chi se ne frega se non c’è stato il rinnovo, ma solo il mantenimento di un patto, di una firma in calce, di una parola già data in precedenza, ci sarà il tempo per conciliarsi e per chiarirsi, e nel frattempo, aprite bene le orecchie, ci sarà tempo anche per vincere ancora e ancora e ancora…ne ho l’estrema e più che mai fondata sicurezza!!!
  
Mi spiace per tutti voi campioni virtuali, guardate bene quelle immagini di trionfo bianconero, di bandiere, di sciarpe e di cori inneggianti la sola e unica Signora del calcio, guardatele molto bene, e fateci l’abitudine, perché le vedrete ancora, con vostro imperituro “rodimento di fegato”, continueremo ad essere il vostro incubo peggiore, non è una minaccia, è una certezza!!!

Forza Juve più che mai…102 volte fiera di essere bianconera!!!

mercoledì 14 maggio 2014

Storie di campo e di campioni: da Puskàs a Del Piero, le emozioni in un pallone...


Eccomi qui, in questa seconda avventura letteraria, perché d'altronde di scrivere non ne ho mai abbastanza, così come di calcio...e così, a tre anni di distanza da Il mondo con i miei occhi, nasce Storie di campo e di campioni, un libro non solo di calcio, ma di emozioni che il calcio ha dato e sa ancora dare...

In un momento così critico per il mondo del pallone ancora tristemente associato alla violenza, questo libro vuole essere un monito a ritrovare il vero significato di questo sport e a riscoprire quei volti puliti e passionali di campioni che furono e che sempre saranno nel cuore di ognuno di noi: Ferenc Puskàs, Alessandro Del Piero, Gaetano Scirea, Valentino Mazzola e molti altri ancora...esempi di vita e di correttezza sul campo e fuori dal campo...


Storie di campo e di campioni rappresenta dunque un viaggio tra le emozioni dei calciatori e delle grandi sfide del passato che hanno fatto la storia e che hanno lasciato in me, come in tanti di noi, un segno indelebile nel profondo della nostra anima...

Alla vigilia dei prossimi mondiali in Brasile, un tuffo nel calcio che fu e che ancora sa farci sognare!!!

Per info e acquisto libro:

http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1070665

Pagina facebook ufficiale:

https://www.facebook.com/storiedicampoedicampioni?fref=ts

martedì 6 maggio 2014

La Roma cade sul campo a Catania, la Juve è campione d’Italia dal divano!!!E sono 32!!!


In una domenica che non ti aspetti, quando il trionfo è nell’aria, ma non è ancora tale, quando pensi di crogiolarti sul divano, che tu sia giocatore o semplice tifoso, quando pensi che sia la solita domenica oziosa quando la Juve non gioca… arriva sorprendentemente da Catania il bollettino che non ti aspetti: la Roma è sotto di un gol, poi di due, poi accorcia le distanze, poi di 3, poi di 4…è così che alle 17:01, senza lo sforzo minimo se non quello di stare appiccicato allo schermo per vedere l’evolversi di una situazione che non ti aspettavi, è proprio lì che realizzi che sei campione d’Italia per la 32esima splendida volta e per il terzo anno di fila da quando su quella panchina siede l’uomo dei record: Antonio “vincente” Conte…

In fondo nel posticipo di lunedì con l’Atalanta sarebbe bastato anche un pareggio per avere la matematica certezza del titolo, ma è stato tutto ancor più facile, perché trionfo è stato senza giocare nemmeno, perché la Roma ha mollato gli ormeggi, dopo una stagione a tutta birra, conscia che ormai la Signora era del tutto inarrivabile…

Ed allora in un pomeriggio di maggio, non il 5, ma il 4, questo poco importa, è arrivata una nuova entusiasmante vittoria, quella a cui nonostante tutto non sei mai abituata, dopo 3 anni ai vertici, ma che hai voglia di festeggiare e di godere a più non posso, come fosse il primo dei trionfi bianconeri a cui stai assistendo…

Si perché se sei juventino dentro, nel cuore e nel sangue, di Juve non ne hai mai abbastanza e così vorresti gridarlo ogni singolo momento della tua giornata, sebbene non sia una novità: siamo i Campioni d’Italia, siamo i migliori, ieri, oggi e sempre…

E corri alla ricerca di ogni immagine, di ogni video che lo racconti, che lo testimoni, che ti faccia rendere conto di quanto successo, perché pur avendolo vissuto innumerevoli volte nella tua vita, mantieni ancora quell’incredulità, quello stupore della prima volta, quella gioia ogni volta più grande nello scoprire che è di nuovo realtà, che siamo i più forti e che dopo una cavalcata trionfale e quanto mai sudata siamo di nuovo qui, dieci spanne sopra gli altri…

Emozioni, sempre nuove, sempre belle, mai le stesse che ti aiutano a non cadere vittima dell’assuefazione, dell’abitudine e che se così accadesse capiresti di essere probabilmente affetto da una scarsa e neanche tanto mal celata “non juventinità”!!!
È un po’ come essere sempre bambini e mantenere quella meraviglia e quel disincanto tipico dell’età infantile, quando basta poco per essere felici e ogni giorno ti appare sempre diverso e ugualmente bello e degno di essere vissuto…


E allora da quel giorno mi emoziono ogni frazione di secondo, a rivedere i gol di Tevez, campione di umiltà oltre che di classe sopraffina, quello che doveva spaccare lo spogliatoio con quel suo caratteraccio e che invece ha conquistato il cuore di compagni e tifosi, a rivedere le prodezze di Llorente, quello “sconosciuto” spagnolo già additato a gennaio come un flop e poi rivelatosi giorno dopo giorno più decisivo, la maestria di Pirlo, sempre più  imprescindibile nel dettare i tempi e i ritmi di questa squadra e a farci sognare con le sue punizioni “maledette”, la magnificenza di Buffon e quel rigore decisivo parato al Genoa che vale come un gol realizzato, la grinta e la leadership di Arturo Vidal, più che mai guerriero in mezzo al campo, la classe e l’eleganza di Paul Pogba, il golden boy che quando gioca danza e quando segna fa esplodere le curve di gioia e non di petardi, la signorilità e la juventinità di Claudio Marchisio, che in silenzio ha fatto spazio agli altri per poi ritornare a brillare in quel centrocampo così gremito e a battere forte la mano su quel cuore bianconero, le corse infinite di Lichtsteiner ed Asamoah, più veloci della luce e con la benzina sempre in corpo, l’impeccabilità della nostra difesa, col sempre più roccioso Barzagli, il mastino Chiellini, mai domo, il regista Bonucci e i suoi lanci perfetti per gli attaccanti…

Loro e tutti gli altri ancora, che quando sono entrati hanno fatto la loro parte, ci hanno messo il cuore ed hanno speso fino all’ultima goccia di sudore pur di tenere in alto questa meravigliosa compagine, e di regalarci successi ed emozioni a non finire: Caceres, Giovinco, Quagliarella, Isla, Padoin e chi più ne ha più ne metta…

Ognuno di questi tre scudetti ha facce diverse e protagonisti sempre nuovi, ma su tutti l’emblema e il punto di riferimento di questo triennio straordinario rimane sempre e solo lui: Antonio Conte…che anche ieri contro l’Atalanta, in una partita ormai ininfluente da ambo le parti, ha urlato e sbraitato come sempre, fino all’ultimo filo di voce, conducendo i suoi verso l’ennesima vittoria e forse verso il record dei 100 punti…


Ecco, questo è Antonio Conte, questa è la Juve, indomabile, instancabile e famelica come non mai di vittorie, come il primo giorno, quando venivamo da due settimi posti e dalla più grande onta mediatica e giudiziaria che avessimo mai subito…30, 31 e 32, sono tutti i suoi che entra a buon diritto nella storia, bianconera e non solo…

E allora mille grazie ancora Antonio, e grazie infinitamente Juve…dal baratro alla rinnovata gloria il passo è stato breve…e in un battito di ciglia ci avete riportato fin lassù, nel posto a noi più consono ed usuale, quello dall’alto del quale da tre anni a questa parte continuiamo a dire instancabilmente: Siamo noi, siamo noi, i Campioni dell’Italia siamo noi!!!

Forza Juve, oggi più che mai, per la 32esima volta fiera di essere bianconera!!!

domenica 4 maggio 2014

Juventus-Benfica 0-0: il gol-vittoria non arriva e la finale allo Stadium ci sfugge…Ciao Europa League!!!


Ancora una volta i nostri sogni europei s’infrangono, stavolta nella speranza di un unico e solo gol che avrebbe significato qualificazione e che invece non è mai arrivato!!! Eppure tanti e troppi sono stati i tentativi da parte dei nostri che hanno assaltato la porta del Benfica per tutti i 98 minuti giocati, senza riuscire ad acciuffare quell’unica rete sufficiente a portarci in finale nel nostro Stadium…

Non è bastata la generosità dei bianconeri che non hanno mai mollato fino alla fine, sino all’ultimo minuto di recupero, contro un Benfica che in 10 si è trincerato in difesa come meglio ha potuto, non consentendoci mai di inquadrare la porta, se non in occasione del gol di Osvaldo, purtroppo in chiaro fuorigioco, che ci ha fatto strozzare in gola l’urlo di gioia che già stava partendo!

È chiaro come il sole che il mancato passaggio del turno sia addebitabile solo e soltanto alla partita d’andata, dove pur giocando un’ottima gara, nei minuti finali abbiamo preso un gol assurdo che ha rovinato ogni piano di vittoria e che si è rivelato assolutamente decisivo ai fini del passaggio del turno dei portoghesi…

Ci abbiamo provato, ma ancora una volta l’Europa è apparsa stregata, irraggiungibile, ed è inutile perdersi nei “se” e nei “ma” e nelle critiche ingenerose a Conte e alla squadra, non è andata, punto e basta, ma da qui a cominciare a trovare colpe che non esistono, mi sembra del tutto assurdo e superfluo…

È normale che da juventini siamo abituati a vincere oltre misura e ad essere competitivi in ogni occasione e non ci va giù l’idea di aver buttato al vento l’obiettivo della Coppa nel momento in cui lo stavamo già accarezzando, ma il risultato del campo è stato questo, oltre quello che abbiamo visto, oltre quello che la Juve ha cercato di dare e non resta altro che accettare il verdetto che ci dice a chiare lettere che della finale a Torino saremo solo spettatori…

Dispiace, ma non c’è tempo per il rammarico che speriamo di scrollarci di dosso nella Champions del prossimo anno, perché domani è 5 maggio e potrebbe essere solo e unicamente il tempo del trionfo meritato, atteso, desiderato, per una squadra che ha lottato con tutta sé stessa in questa lunga e mai facile cavalcata e che va premiata per tutto quello che ha fatto da agosto fino ad ora!!!

Infine la mia speranza è che a trionfare possa essere più che mai il calcio stesso, uno sport che nonostante ripetuti tentativi di sporcarlo da parte di chi non è né sportivo, né tantomeno tifoso, io continuo ad amare con la stessa passione di 20 anni fa per le belle emozioni che un pallone o il gesto atletico di un campione sanno ancora darmi, perché il calcio per me e per tanti appassionati come me è proprio questo, non quello che abbiamo visto ieri sera nell’indecoroso spettacolo di una finale di Coppa Italia finita in mano a dei delinquenti..

Il calcio deve essere questo, solo e semplicemente un bellissimo sport e non il pretesto per sfogare le proprie frustrazioni e i propri istinti bestiali che alla gente che ieri ha provocato tutto quello schifo, io auguro di sfogare al chiuso di una cella, luogo certamente a loro più consono…

Detto questo il mio urlo smisurato è ancora una volta Forza Juve, un solo punticino e il sogno sarà realtà finalmente!!!