lunedì 4 luglio 2016

C’erano una volta i campioni e gli uomini…Germania-Italia e non solo!


Germania-Italia a Euro 2016, ennesimo triste capitolo della storia della nostra nazionale, ennesima sconfitta che brucia, non tanto per l’eliminazione in sé che ci sta, ma per come è arrivata e per il modo in cui certi giocatori si sono comportati in un momento fondamentale per il nostro cammino agli europei…

Premesso che si sia già trattato di un miracolo riuscire ad arrivare ai quarti con una squadra dal tasso tecnico più basso di tutta la storia del calcio italiano, e che Antonio Conte abbia dato vita a una piccola impresa in virtù dei calciatori che aveva a disposizione, ma ciò che fa più rabbia è l’atteggiamento dimostrato da qualcuno proprio in occasione dei rigori, epilogo di una partita tutto sommato equilibrata, dove a tenerci a galla più che le giocate degli attaccanti sono state quelle dei difensori, i veri fuoriclasse di questa competizione continentale…

Per carità, si potrebbe dire di tutto: “prova a trovarti tu dal dischetto con davanti uno dei portieri più forti al mondo”, “prova tu a rimanere lucido mentre ti giochi un europeo”, ma c’è modo e modo di agire e ci sono situazioni dove devi comportarti da uomo e non da ragazzino viziato, e allora passi per Zaza che era entrato da un minuto e che ha avuto l’onere di tirare uno dei primi rigori, purtroppo sbagliandolo, e per Bonucci che già ne aveva realizzato uno, tenendoci in partita, ma Graziano Pellè, chi è costui? Come si è permesso di sfidare Neuer, al momento del suo rigore, con l’atteggiamento da sbruffoncello della peggior categoria?

Caro Pellè, non ti ho mai sentito nominare prima che Conte avesse l’ardire di convocarti!!!!Ti chiami forse Roberto Baggio, Francesco Totti o Alessandro Del Piero?Quali recondite motivazioni ti hanno portato a sfidare uno che ha vinto tutto nella sua carriera, mentre tu hai fatto qualche gol col Southampton, neanche stessimo parlando del Real Madrid? Ma di che cucchiaio stavi parlando? Quello che conservi nella cassettiera della tua cucina? No, perché poi il risultato si è visto e hai fatto la figura del gigante nella fiaba dei tre capretti furbetti, quella stessa che c’insegna che a far gli sbruffoni, prima o poi si finisce male!

E per un "ominicchio impomatato" ci sono stati però tanti uomini veri, Gigi Buffon, Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci, la nostra granitica difesa che ha tolto più di una castagna dal fuoco ad Antonio Conte…Le lacrime di questi campioni, ultimo baluardo di un calcio di qualità e di sostanza, che hanno lottato fino all’ultima goccia di sudore per rendere onore alla maglia indossata, fanno riflettere sul livello che l’italico pallone ha ormai raggiunto, dove a tenere alta la bandiera è la sola Juventus, unitamente a poche altre squadre…

A 10 anni da Berlino, di cieli azzurri se ne vedono ben pochi, e la sVentura è dietro l’angolo, ci vorrebbe una rivoluzione a partire dall’alto perché il pesce puzza sempre dalla testa, anche perché su una federazione che rifiuta Lippi e accetta Tavecchio ci sarebbe non da riflettere, ma da scrivere un’enciclopedia…

Scusate la schiettezza, e se ho offeso qualcuno chiedo venia, ma il pallone è il mio giocattolo preferito e guai a distruggere un giocattolo a un “bambino”…ci hanno provato nel 2006, ma non ci sono riusciti e mai ci riusciranno, finché ci sarà chi come me continuerà ad emozionarsi per un pallone che rotola con quella gioia e quell’ingenuità che sono congeniali solo a chi ancora sa mantenere integro il bimbo che è dentro di sé… 

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