Un
mese intenso quello appena trascorso per la Vecchia Signora bianconera, un arco
di tempo nel quale tra riavvicinamenti e riallontanamenti, la Juve è ora a 5
punti di distacco dall’inseguitrice Roma che, affondata nell’abisso dei propri
demeriti, continua ancora a cercare assurde giustificazioni alle proprie palesi
lacune, evitando di riconoscere umilmente che la compagine bianconera sia
proprio di un altro pianeta…
Cosa
si può dire ad una squadra che vince a Cagliari (1-3), perde una supercoppa
italiana in capo al mondo soltanto dopo l’assurda lotteria dei rigori (7-8),
pareggia con l’Inter (1-1), vince rotondamente col Napoli (1-3, anche qui con
polemiche annesse), vince ancor più nettamente col Verona in Coppa Italia (6-1)
per poi ripetersi anche ieri in campionato con un 4 a 0 strepitoso? Nulla, proprio
nulla…la si può soltanto applaudire e ringraziare per tutto quello che da 4
anni a questa parte ha saputo regalarci in un cammino di vittorie e di trionfi assolutamente
encomiabili…
Chi
trova dei difetti in questa Juve ha seri problemi di percezione della realtà…quando
quel 15 luglio il signor “mi sento onnipotente” Conte abbandonò la nave come il
peggiore degli “Schettino”, lasciandoci allo sbando, senza una guida, senza un perché,
nessuno avrebbe mai scommesso sul futuro di questa squadra, nessuno avrebbe mai
pensato che potesse andare lontano: “senza Conte ma dove vuoi che vada la Juve?”,
“Era Conte l’80% di questa squadra”…
E
invece eccoci qua, nuovo allenatore, nuovo modulo di gioco e la Juve è sempre
lì a dire la sua, ad imporre la sua palese superiorità, a dimostrare ancora una
volta che gli uomini (o pseudo tali) passano, ma la Juve resta col suo bagaglio
vincente, con la sua straordinaria abitudine a stare in cima e a non soffrire
di vertigini, come invece capita a chi sta dietro che rischia di cadere ancor
prima di arrivare in alto…
Si chiama
“attitudine alla vittoria” e non può certo averla una compagine che in anni e
anni di partecipazione a competizioni di massimo livello, ha saputo vincere
soltanto tre scudetti…sarebbe dunque più appropriato nel caso dei giallorossi
parlare di “attitudine alla frustrazione”, o se vogliamo “sindrome della volpe
e l’uva”, Garcia che è francese dovrebbe capire bene di che parlo!!!
Tornando
a noi, freschi del titolo virtuale di “campioni d’inverno”, siamo certamente consci
che da qui alla fine del campionato manchi veramente troppo tempo, per cui
gambe in spalla e trottare, perché di strada da fare ce n’è ancora tanta prima
di poter dire di aver vinto veramente qualcosa…e allora nel frattempo continuiamo
a goderci lo spettacolo, perché, ne sono certa, ne vedremo ancora delle
belle!!!
Forza
Juve, ora più che mai!!!
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