Sono giorni che volevo dire qualcosa sull'ultima fatica discografica di Fabrizio Moro e
dopo averlo ascoltato e riascoltato in cuffia e anche dal vivo, posso dire con
certezza che Via delle Girandole 10 mi ha preso il cuore!!!
Ho sentito molti
affermare anche su altri canali che in questo album Fabrizio si sia espresso in una maniera molto più intima e personale nel senso che abbia parlato fin troppo di sé, dei
propri ricordi, della propria famiglia, con riferimenti chiari e precisi e che
pertanto sia impossibile come in passato rispecchiarsi nelle sue canzoni; io
invece in ogni canzone trovo qualcosa di me, dei miei ricordi, dei miei affetti
ed ogni brano lo faccio mio adattandolo al mio vissuto...
Vado per ordine:
1)Buongiorno papà:
Fabrizio la dedica al padre e parla
apertamente del suo rapporto con lui, esprimendo in maniera sincera anche
determinate problematiche presenti tra di loro; io, cucendola su di me, la vedo
come una lettera aperta al mio papà per raccontargli come io stia sopravvivendo
senza di lui a 28 anni dalla sua morte, esprimendogli tutte le mie emozioni,
descrivendogli il mio quotidiano e dicendogli una volta ancora
"Buongiorno", come se fosse ancora qui con me...
2)La partita:
Da grande tifosa di calcio ho amato questa
canzone sin da quando ho letto il titolo, e poi ascoltandola ne sono stata
rapita; il sound è allegro e coinvolgente da non riuscire a rimanere seduti
mentre la si ascolta, le parole mi toccano profondamente perchè io da sempre
vivo con passione vera e con partecipazione il tifo per la mia squadra del
cuore, sebbene io non possa seguirla fisicamente come vorrei, sebbene molte
volte questa mia particolare passione non sia stata mai compresa da chi pensa
che sia soltanto appannaggio del genere maschile...il discorso sulla violenza
negli stadi e sull'importanza di vivere lo stesso come un luogo di puro
divertimento e svago mi trova completamente d'accordo, si tratta di una
battaglia che ho sempre portato avanti anche sui miei blog e che purtroppo
ancora non è stata vinta!
3)Acqua:
Acqua è la canzone di tutti noi, è la passione che
scorre nelle nostre vene per la musica, per Fabrizio, per la vita; è la storia
di chi ha sofferto e ne è venuto fuori, è la storia di chi non si vergogna di
far scendere una lacrima ogni tanto e di sfogare tutto ciò che ha dentro, nel
profondo, e che nel momento in cui lo tira fuori riesce a sentirsi come libero
da un peso, il peso stesso dell'esistenza e dei suoi innumerevoli fardelli!La
dolcezza della musica fa da corollario ad un testo "capolavoro"!!!
4)Tu:
Fabrizio la dedica allo zio scomparso, descrivendo la
sua vita libera e scevra da condizionamenti, libera anche dalla paura di
sbagliare, con scelte di vita anti-convenzionali per molti, ma semplicemente
giuste per lui; chi di noi non ha avuto vicino una persona così, uno zio o una
qualsiasi persona cara che, fumando con nonchalance il proprio pacchetto di MS,
camminasse libero per la propria strada indossando calzoni di velluto
all'ultima moda?Il sound è molto anni '70, mi ricorda Battisti per certi versi,
dunque adatto al periodo descritto da Fabrizio!
5)Alessandra sarà sempre più bella:
Fabrizio ricorda con
l'allegria della musica e con una delicata metafora sul tempo che passa per
tutti, una cara amica scomparsa molto giovane; e qui purtroppo mi ci ritrovo
ancora, con un'amica speciale morta giovanissima lo scorso luglio alla quale
non posso fare a meno di pensare ogni volta che la ascolto! L'eternità conferita
dalla morte in giovane età è un concetto molto forte ed efficace, tutti
cambiano, magari anche in peggio, ma Alessandra non cambierà mai e sarà sempre
la più bella, anzi per sempre!!!
Il sound che riecheggia molto quello di un
altro grande calabrese come Rino Gaetano fa da splendida cornice al brano!
6)Il Vecchio:
E' la canzone del
cambiamento, dei capovolgimenti di fronte, il giovane casinaro che tirava il
pallone alle finestre del vecchio brontolone di turno diventa lui stesso un
gran brontolone, insofferente dei rumori notturni o di qualsiasi altro rumore
molesto che disturbi la quiete della sua senilità; è un po’ come dire che
crescendo si cambia e che invertendo i ruoli si ha tutta un’altra prospettiva e
un’altra percezione della vita; credo sia capitato a chiunque, io stessa a 35
anni non riconosco più alcune follie compiute a 18-20 anni, come entrare
spavalda nella curva sbagliata di uno stadio con la maglia e la sciarpa della
mia squadra del cuore al collo; se ci penso adesso dico: che pazza! Allora mi
sembrava una gran cosa!!! Il sound è molto coinvolgente da non stare seduti in
poltrona, vedi “Auditorium della Conciliazione”!!!Ah ah ah!!!
7)Da una sola parte:
Il ritmo
western iniziale è tutto un programma da rapirti dal primo all’ultimo minuto
del brano; i concetti assolutamente condivisibili in un momento storico in cui
la coerenza latita e passare da una parte all’altra sembra lo sport preferito
di molti, perché il carro dei vincitori fa sempre gola e saltarci su è un
attimo con uno slancio degno della migliore Fiona May!!!Un inno da cantare a
squarciagola per combattere falsi e “banderuoli”!!!
8)L’Illusione:
Qui ritroviamo un
Fabrizio Moro prima maniera, “Vasco Rossi style”, un’omaggio all’amore vero e
non a quello fac-simile che ti fa star bene, così apparentemente protettivo e
accomodante, ma a quello che anche pungolandoti, ferendoti nel modo più feroce,
ti fa sentire vivo!!!
9) I remember you:
Rock allo
stato puro, fine del mito americano, quell’America che sembrava il sogno e
invece è una realtà come tante, cantata in maniera scanzonata in un simpatico
gioco di parole tra un americano maccheronico ed espressioni dialettali
italiane…mette allegria!!!Indicata contro lo stress e la tristezza!!!Meglio di
una camomilla o di una compressa di valeriana!!!
10) Ciao zì:
Brano strumentale,
dolcissimo nella sua strutturazione, con le note del violino del sublime
maestro Di Cesare, grande valore aggiunto di questo album!
Insomma, Via delle Girandole 10, non
poteva essere altro che un bel 10 con lode!!!
Che aspettate a comprarlo se non lo avete ancora fatto?
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