Due
punti buttati e troppi rimpianti per una partita interamente dominata e poi
vanificata per l’unica disattenzione in 92 minuti di gioco…passi per la
sfortuna, perché le traverse colpite sono state fin troppe, passi per la
bravura di Leali che ha parato l’imparabile, ma prendere il gol del pareggio su
calcio d’angolo, a match praticamente concluso è negligenza, è disattenzione, è
superficialità…
Il
buon Boskov diceva: “partita finisce quando arbitro fischia” e allora se le
partite durano 93 minuti, per 93 minuti siamo tenuti a tenere gli occhi aperti
e i nervi ben saldi perché basta un episodio e ogni sforzo risulta poi vano…
E
così un episodio ci ha condannati ieri sera, dopo aver bombardato la porta
frusinate per tutto il match, ma senza mai trovare il colpo del ko…quello che
ci avrebbe dato la certezza di portare i sacrosanti tre punti a casa…
Dopo
un primo tempo trascorso a una porta sola, e un secondo tempo sulla stessa
falsariga, con un Cuadrado sempre molto ispirato a dimenarsi di qua e di là,
macinando occasioni e assist, giungeva al 32’ il gol di Zaza, che sembrava
darci respiro e facilitarci il cammino verso un comodo risultato di vittoria,
ma si trattava di fatto di un’illusione…
Un
solo gol, di fatto, non può mai bastare, e così dopo l’ennesimo festival delle palle-gol
sprecate, sul finale di gara anziché chiuderci a riccio e tenere palla a
scapito dello spettacolo, c’impegnavamo in varie ed eventuali sortite verso l’area
avversaria che ci si ritorcevano subito contro, perché in un capovolgimento di
fronte arrivava inesorabile il “catastrofico” calcio d’angolo da cui il
frusinate Blanchard, di fede bianconera, infilava di testa, tutto solo, in
completa libertà di azione, la porta bianconera, per il più beffardo dei gol
subiti…
1 a
1…e solo un punto raccolto, troppo poco per una squadra che ambisce a risalire
il fondo della classifica nella quale inspiegabilmente si trova, troppo poco
dopo aver creato e speso così tanto…troppo poco per essere Juve, una squadra
che della fame e della voglia di vincere ha sempre fatto i suoi tratti
distintivi…
Un po’
di rabbia permane per una situazione che non è degna del nostro blasone e per
troppe cose che non stanno andando per il verso giusto, infortuni compresi, ma
questa stessa rabbia bisogna trasformarla in cattiveria agonistica, in grinta,
in rinnovato furore, solo così potremo riprenderci le posizioni che ci
spettano, solo così potremo tornare ad essere vera Juve…
E
allora ricominciamo a farlo da sabato, la sfida col Napoli ci attende e non
possiamo assolutamente sbagliare…altri punti persi sarebbero deleteri per il
nostro proseguo in campionato, per il nostro amor proprio…
Siamo
la Juve, vincere per noi è un obbligo, un dovere morale, oltre che una
piacevole e consueta abitudine…
Forza
Juventus più che mai, nulla è ancora perduto, gambe in spalla e pedalare!!!
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