41 risultati utili di fila
non sono bazzecole, 41 risultati utili di fila parlano chiaro e la dicono lunga
su chi comanda da un anno a questa parte, ovvero una sola e unica squadra che
non ha bisogno né di aiuti arbitrali, né di null’altro e che legittima ogni
giorno di più una superiorità che palese è dir poco.
Dunque cominciate a tacere,
e se possibile a inchinarvi di fronte alla regina del calcio, alla Vecchia
Signora che è tornata a regnare, con la ferma intenzione di non smettere mai
più!
Anche a Udine, campo
notoriamente infausto negli ultimi anni, ancora senza il nostro condottiero,
confinato nelle tribune di tutta Italia, abbiamo macinato gioco e risultati,
incutendo paura sin da subito agli ospitanti friulani.
Qualcuno dirà e ha già ha
detto che il risultato è stato falsato da un rigore e un’espulsione a nostro
favore, perché si sa, quando si tratta di noi, le polemiche sono comprese nel
pacchetto, ma i 3 gol successivi ritengo abbiano decisamente smontato qualsiasi
oscura trama, evidenziando la veridicità di un risultato finale più che
meritato da parte nostra.
Il modulo scelto dalla
premiata ditta Carrera-Conte è sempre il vincente 3-5-2, col rientrante Buffon
tra i pali, coadiuvato dal trio Barzagli, Bonucci, Chiellini, quest’ultimo
ugualmente al ritorno in campo dopo l’infortunio riacutizzatosi agli Europei.
Nel centrocampo delle meraviglie prendono posto Lichtsteiner e Asamoah sulle
fasce, con Pirlo, Marchisio e Vidal in mezzo, in attacco spazio a Vucinic e a
Giovinco, recuperato dal lieve infortunio subito nello scorso match col Parma.
Pronti via e dopo qualche
minuto accade il misfatto, Giovinco imbeccato da un super assist di Pirlo
s’invola verso l’area avversaria, ma gli piombano addosso prima un difensore,
Danilo, e poi lo stesso portiere friulano Brkic, per l’arbitro è rigore
(sacrosanto) ed espulsione per fallo da ultimo uomo (discutibile). Dal
dischetto si presenta l’impavido Vidal, reduce dal penalty fallito nella
partita di sabato scorso, ma stavolta non tradisce e il neo-entrato numero 12
udinese è battuto. E’ l’uno a zero juventino, palla al centro e si riparte.
I friulani, in 10 contro 11,
si difendono, ma i nostri non stanno a guardare, Asamoah è sempre tra i più
ispirati, a conferma del fatto che la campagna acquisti di Marotta non è stata
poi così pessima. Gli spazi si aprono, le occasioni non mancano, ma per il
raddoppio bisogna attendere l’extra time, al minuto 45’ + 1’ Mirko Vucinic da
poco fuori area sfodera una genialata delle sue, infilando il 2 a 0 per i
campioni d’Italia che chiudono quindi in vantaggio la prima frazione di gioco.
Al rientro in campo, col
medesimo 11 iniziale, è tempo per il Giovinco –show: la Formica Atomica fuga
ogni dubbio sul suo riscatto dal Parma, evidenziando che forse in fondo di un
top player non avevamo tutto questo bisogno, siglando due reti in pochi minuti,
la prima su respinta del portiere, dopo uno splendido inserimento di Marchisio,
sempre impeccabile, e la seconda con un bel diagonale depositatosi
efficacemente in rete, per il gol del 4 a 0 della Juventus.
Al 70’ il discorso “3 punti”
è già chiuso, ma l’Udinese ha un impeto di rivalsa e realizza il gol della
bandiera con Lazzari, sull’unica sbavatura di Barzagli & co. Non servirà a
nulla perché il risultato finale dice Juve 4, Udinese 1! I campioni d’Italia
continuano a volare e inviano un messaggio chiaro a tutti gli avversari: da
queste parti non si passa, provate a fermarci!!!
Archiviato il campionato,
almeno per il momento è già tempo di nazionale, tra i convocati, guarda un po’
figura come al solito un bel blocco Juve, cioè quelli che rubano, che hanno i
rigori a favore, che omettono le denunce, e che rappresentano l’origine di
tutti i mali dell’universo, di cui però, la Figc, la stessa che continua ad
accusarci, ha sempre un gran bisogno per salvarsi quel poco di faccia che
ancora le rimane… sono i paradossi del calcio italiano, i paradossi della vita,
ma noi andiamo avanti per la nostra strada, sempre a testa alta, sempre con tre
stelle sul petto!!!
Forza Juve sempre e per
sempre!!!
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