martedì 6 maggio 2014

La Roma cade sul campo a Catania, la Juve è campione d’Italia dal divano!!!E sono 32!!!


In una domenica che non ti aspetti, quando il trionfo è nell’aria, ma non è ancora tale, quando pensi di crogiolarti sul divano, che tu sia giocatore o semplice tifoso, quando pensi che sia la solita domenica oziosa quando la Juve non gioca… arriva sorprendentemente da Catania il bollettino che non ti aspetti: la Roma è sotto di un gol, poi di due, poi accorcia le distanze, poi di 3, poi di 4…è così che alle 17:01, senza lo sforzo minimo se non quello di stare appiccicato allo schermo per vedere l’evolversi di una situazione che non ti aspettavi, è proprio lì che realizzi che sei campione d’Italia per la 32esima splendida volta e per il terzo anno di fila da quando su quella panchina siede l’uomo dei record: Antonio “vincente” Conte…

In fondo nel posticipo di lunedì con l’Atalanta sarebbe bastato anche un pareggio per avere la matematica certezza del titolo, ma è stato tutto ancor più facile, perché trionfo è stato senza giocare nemmeno, perché la Roma ha mollato gli ormeggi, dopo una stagione a tutta birra, conscia che ormai la Signora era del tutto inarrivabile…

Ed allora in un pomeriggio di maggio, non il 5, ma il 4, questo poco importa, è arrivata una nuova entusiasmante vittoria, quella a cui nonostante tutto non sei mai abituata, dopo 3 anni ai vertici, ma che hai voglia di festeggiare e di godere a più non posso, come fosse il primo dei trionfi bianconeri a cui stai assistendo…

Si perché se sei juventino dentro, nel cuore e nel sangue, di Juve non ne hai mai abbastanza e così vorresti gridarlo ogni singolo momento della tua giornata, sebbene non sia una novità: siamo i Campioni d’Italia, siamo i migliori, ieri, oggi e sempre…

E corri alla ricerca di ogni immagine, di ogni video che lo racconti, che lo testimoni, che ti faccia rendere conto di quanto successo, perché pur avendolo vissuto innumerevoli volte nella tua vita, mantieni ancora quell’incredulità, quello stupore della prima volta, quella gioia ogni volta più grande nello scoprire che è di nuovo realtà, che siamo i più forti e che dopo una cavalcata trionfale e quanto mai sudata siamo di nuovo qui, dieci spanne sopra gli altri…

Emozioni, sempre nuove, sempre belle, mai le stesse che ti aiutano a non cadere vittima dell’assuefazione, dell’abitudine e che se così accadesse capiresti di essere probabilmente affetto da una scarsa e neanche tanto mal celata “non juventinità”!!!
È un po’ come essere sempre bambini e mantenere quella meraviglia e quel disincanto tipico dell’età infantile, quando basta poco per essere felici e ogni giorno ti appare sempre diverso e ugualmente bello e degno di essere vissuto…


E allora da quel giorno mi emoziono ogni frazione di secondo, a rivedere i gol di Tevez, campione di umiltà oltre che di classe sopraffina, quello che doveva spaccare lo spogliatoio con quel suo caratteraccio e che invece ha conquistato il cuore di compagni e tifosi, a rivedere le prodezze di Llorente, quello “sconosciuto” spagnolo già additato a gennaio come un flop e poi rivelatosi giorno dopo giorno più decisivo, la maestria di Pirlo, sempre più  imprescindibile nel dettare i tempi e i ritmi di questa squadra e a farci sognare con le sue punizioni “maledette”, la magnificenza di Buffon e quel rigore decisivo parato al Genoa che vale come un gol realizzato, la grinta e la leadership di Arturo Vidal, più che mai guerriero in mezzo al campo, la classe e l’eleganza di Paul Pogba, il golden boy che quando gioca danza e quando segna fa esplodere le curve di gioia e non di petardi, la signorilità e la juventinità di Claudio Marchisio, che in silenzio ha fatto spazio agli altri per poi ritornare a brillare in quel centrocampo così gremito e a battere forte la mano su quel cuore bianconero, le corse infinite di Lichtsteiner ed Asamoah, più veloci della luce e con la benzina sempre in corpo, l’impeccabilità della nostra difesa, col sempre più roccioso Barzagli, il mastino Chiellini, mai domo, il regista Bonucci e i suoi lanci perfetti per gli attaccanti…

Loro e tutti gli altri ancora, che quando sono entrati hanno fatto la loro parte, ci hanno messo il cuore ed hanno speso fino all’ultima goccia di sudore pur di tenere in alto questa meravigliosa compagine, e di regalarci successi ed emozioni a non finire: Caceres, Giovinco, Quagliarella, Isla, Padoin e chi più ne ha più ne metta…

Ognuno di questi tre scudetti ha facce diverse e protagonisti sempre nuovi, ma su tutti l’emblema e il punto di riferimento di questo triennio straordinario rimane sempre e solo lui: Antonio Conte…che anche ieri contro l’Atalanta, in una partita ormai ininfluente da ambo le parti, ha urlato e sbraitato come sempre, fino all’ultimo filo di voce, conducendo i suoi verso l’ennesima vittoria e forse verso il record dei 100 punti…


Ecco, questo è Antonio Conte, questa è la Juve, indomabile, instancabile e famelica come non mai di vittorie, come il primo giorno, quando venivamo da due settimi posti e dalla più grande onta mediatica e giudiziaria che avessimo mai subito…30, 31 e 32, sono tutti i suoi che entra a buon diritto nella storia, bianconera e non solo…

E allora mille grazie ancora Antonio, e grazie infinitamente Juve…dal baratro alla rinnovata gloria il passo è stato breve…e in un battito di ciglia ci avete riportato fin lassù, nel posto a noi più consono ed usuale, quello dall’alto del quale da tre anni a questa parte continuiamo a dire instancabilmente: Siamo noi, siamo noi, i Campioni dell’Italia siamo noi!!!

Forza Juve, oggi più che mai, per la 32esima volta fiera di essere bianconera!!!

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