È
una di quelle notti che sogni per una vita intera, dopo tante amarezze europee,
tante porte sbattute in faccia, tante critiche gratuite a quei campioni che a
detta di molti sanno esserlo solo in Italia e niente più…
E
invece bastano solo 3 minuti a Carlitos Tevez per far capire chi siamo e per
far scendere giù l’intero Westfalen Stadion, casa mia, e quella di tutti i
tifosi bianconeri nel mondo, con quello straordinario bolide da fuori area su
cui il portiere tedesco non può davvero mettere mani…
La
corsa dell’ “apache” verso i compagni in panchina è la corsa di tutti noi, come
la gioia incontenibile di trascinare la sua Juve e riportarla una volta per
tutte nell’Olimpo del calcio continentale…
Sebbene
la felicità sia di quelle che esplodono da tutti i pori, mancano ancora 87
minuti di partita per poter cominciare a sognare e allora mentre questo sogno
proviamo ad accarezzarlo, mentre nella testa di ogni juventino vero passano le
immagini di numeri 10 che hanno fatto la storia a Dortmund, vedi Baggio, vedi
Del Piero, dobbiamo necessariamente rimanere lucidi e tenere testa a un
Borussia che è tramortito, ma ancora vivo!!!
Dalle
parti di Buffon, però, Reus e compagni, si vedono col binocolo, il nostro
centrocampo stellare con un meraviglioso Marchisio in cabina di regia, non ne
fa passare una, così come la difesa, schierata a 4 per coprire al meglio le
incursioni dei tedeschi che nell’attacco hanno il loro punto di forza…
Al
27’ arriva però la nota dolente, il nostro super polpo Pogba, dopo uno scontro
con un avversario, rimane vittima di un infortunio muscolare, il francese prova
a stringere i denti, ma ha troppo dolore e tra le lacrime esce dal campo; ed è
qui che entra in gioco Allegri, in un momento cruciale dove bisogna tenere i
nervi saldi, oltre la sfortuna, oltre la paura di sbagliare…
Il
mister bianconero opta per il cambio modulo, il vecchio 3-5-2, e butta nella
mischia Barzagli, in campo dopo mesi di inattività, dopo soli 90 minuti giocati
contro il Palermo, infoltendo, dunque, il reparto centrale…e la scelta si
rivela azzeccata, perché la “roccia”, entrato a freddo, senza nemmeno
scaldarsi, entra in gara con una sicurezza che solo un campione come lui può
garantire…
A
dimostrarsi roccioso come non mai in questa fase della gara è anche tutto il
gruppo, con Storari su tutti che dalla panchina grida a gran voce ai compagni: “aiutatelo,
è freddo!”, con un gesto di protezione nei confronti di Barzagli a dir poco
encomiabile…
A
volte le partite si vincono anche così, con la forza della “panchina” e una
parola o un incitamento di chi vede la partita da un’altra prospettiva possono risultare
decisivi quanto un colpo di classe!
Il
Borussia continua a latitare e Buffon potrebbe anche prendersi una sdraio e
rilassarsi fino alla fine del primo tempo, quando il tabellino registra che la
Juve sta vincendo per 1 gol a 0 a Dortmund…
Al
ritorno in campo continuiamo a dettare legge, un Morata in grande spolvero
potrebbe siglare il colpo del ko, prima al 4’ e poi all’11’, ma in entrambe le
occasioni la retroguardia tedesca compie il miracolo…Al 18’ prova a svegliarsi
il Borussia con Kampl, ma la risposta di Gigi, destatosi un attimo dal suo
giaciglio, è pronta e sicura come sempre!
A 20
minuti dalla fine, ancora Morata e Tevez ci regalano delizie per gli occhi,
Marchisio fa un tocco morbido per l’Apache che appoggia altruisticamente per il
giovane spagnolo, il quale a porta ormai vuota infila tranquillamente in rete
il pallone del 2 a 0!
Adesso
si fa ancora più dura per i tedeschi, adesso cominciamo a crederci per davvero
anche noi…la tifoseria giallo-nera è a dir poco ammutolita, il settore
bianconero, invece, è in delirio, io sulla sedia di casa mia ho bisogno di un
defibrillatore!!!
Passano
più o meno 10 minuti e chiudiamo il conto, Tevez, ancora lui, servito da
Pereyra, trafigge Weindfeller per la terza volta…Ora è davvero fatta!!! I
quarti sono lì a portata di mano!!!
E
prima di liberarsi in un tripudio di gioia, Allegri concede la passerella alla
nostra micidiale coppia d’attacco per regalare 10 minuti di magia-Champions a
Simone Pepe e Alessandro Matri…
Arriva
il triplice fischio, è finita, siamo ai quarti di Champions League, siamo una
squadra straordinaria che nelle difficoltà ritrova sé stessa, i suoi punti di
forza, le sue concretezze…
Ora
il cammino non sarà dei più facili, ma proviamo a crederci!
Qualcuno che se ne
intende, uno che porta la maglia numero 1 e la fascia da capitano, ha detto che
per arrivare a Berlino, bisogna prima passare da Dortmund e lasciarvi il segno,
dunque l’impronta su quel prato verde l’abbiamo lasciata, adesso tocca a noi
continuare, nei limiti del possibile, questa impresa straordinaria che si
chiama Europa!
Forza
Juve sempre e per sempre! Più che mai fiera di essere bianconera!!!
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