Basta
un minuto di Pogba per cancellare 82 minuti grigi! Sembrerebbe uno spot o la
strofa di una canzone, ma si tratta invece della pura realtà di una partita,
quella di ieri giocata dalla Juve contro il Sassuolo, dove per sbloccare un
risultato che sembrava destinato allo 0 a 0, è dovuto arrivare il solito colpo
di genio del Polpo francese, che con la sua immensa classe ha saputo scomporre
il grigio in bianco e in nero, regalando alla Signora il trionfo assoluto…
Dopo
l’opaca prestazione nella semifinale di andata di Coppa Italia contro la
Fiorentina che ci è costata una sconfitta di misura, anche ieri la Juve è
sembrata poco lucida, vuoi le importanti defaillance, quella grave di Martin
Caceres, registratasi domenica pomeriggio, quella recente di Pirlo e quella più
lieve di Gigi Buffon, vittima di attacco influenzale, vuoi la stanchezza di una
stagione a mille arrivata al suo punto di snodo, la compagine bianconera è
apparsa leggermente giù di tono, mostrando un gioco un po’ confusionario con
qualche errore di troppo…
È in
questo frangente, però, che si vedono le grandi squadre, perché sebbene in
condizioni fisiche non ottimali e in condizioni psicologiche viziate da un
sottile senso di appagamento (in virtù degli 11 punti di distacco dalla seconda
ormai non pervenuta), la Vecchia Signora ha tirato fuori in primis il solito grande cuore, di cui emblema assoluto è la
cavalcata vogliosa di Simone Pepe abilissimo a servire Pogba nell’azione del
gol, in secondo luogo quel lampo di genio che non guasta mai impersonato dalla
straordinarietà tecnica, tattica e fisica del gioiellino francese che con un
passo di danza dei suoi ha risolto in un batter d’occhio la questione…
Ora
è qui che viene il bello, perché nonostante una squadra che ha un pezzettino di
scudetto cucito sul petto, ed è tuttora in corsa sia in Champions che in Coppa
Italia, qualche simpatico tifoso pseudo-bianconero ha avuto l’ardire di
lamentarsi rimpiangendo tale Giuda del Salento che, mentre riceveva
indiscutibilmente meritati premi per la stagione passata, lanciava frecciatine
come il peggiore degli indiani, affermando che la sua Juve avrebbe oggi come
oggi 20 punti in più…
Io
mi domando e dico: ma se avesse voluto vincere ancora con la Juve perché non è
rimasto? Perché se n’è scappato come un ladro il 15 luglio 2014 affermando che
quella stessa squadra di cui sopra fosse spremuta e non più in grado di vincere
alcunché? Perché forse era lui ad essere spremuto e a non avere più stimoli,
non certo quegli stessi giocatori che stanno dimostrando nel quarto anno di
fila ad alti livelli di avere una fame e una cattiveria agonistica senza fine…
E a
tutti quei tifosi che rimpiangono il personaggio sopra citato e non sono in
grado di comprendere il cammino meraviglioso della Juve in questa stagione, io
dico: provate a cambiare squadra, ve ne sono talmente tante in tutta la serie
A, e così il tricolore continuerete a vederlo soltanto il 2 giugno, senza
dimenticare il risparmio sul merchandising, la bandiera col numero degli
scudetti sarà sempre lì, inalterata, tra una tarma e l’altra a profumare di
naftalina…il profumo degli scudetti, invece, così inebriante, così avvolgente, è
e continuerà ad essere privilegio per pochi intimi, per tifosi veri e vincenti,
per tifosi bianconeri!
Forza
Juve ora più che mai!
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