Per
qualcuno doveva essere la partita dell’anno, forse per i romanisti, speranzosi di
ribaltare una situazione di enorme divario dalla prima in classifica, per la
Juve lontana 9 punti era invece una partita come un’altra e se solo ci avessimo
creduto di più nei 20 minuti finali, addirittura i punti di distacco avrebbero
potuto essere 12…
Ma
siamo gente generosa e abbiamo voluto tenere ancora in gioco la Roma e siccome
non siamo degli “assassini”, abbiamo unanimemente deciso di non uccidere il campionato,
ma solo di ferirlo lievemente…
In
emergenza per la defaillance di Pirlo e il lieve infortunio di Pogba, Allegri
ha rispolverato il caro vecchio 3-5-2, trovando come sempre pronto il reparto
difensivo composto da Bonucci, Chiellini e Caceres e infoltendo il centrocampo
con Marchisio a far da vice-Pirlo, coadiuvato da Vidal e Pereyra al centro ed
Evra e Lichtsteiner sulle fasce…In attacco spazio a Tevez e Morata…
Partita
tesissima sin dai primissimi minuti, i romanisti particolarmente nervosi
cercavano di sopperire alle loro carenze tecniche picchiando duro su Tevez e
company, Orsato guardava e graziava…la Juve teneva in mano il gioco e la Roma
rispondeva con sporadici contropiedi con Gervinho lanciato come cavallo da
corsa, ma Buffon manteneva tuttavia i guanti immacolati…
Per
la Juve iniziava invece il festival delle occasioni perse con Vidal, Morata e
Tevez e poi ancora con Morata, anticipato da Manolas; per la Roma molto poco da
registrare, e nel frattempo arrivava il termine del primo tempo sul risultato
di 0 a 0…
Nella
seconda frazione di gioco era ancora la Juve a fare la partita con Vidal che al
minuto 5 lambiva il palo dal limite dell’area; a farsi pericolosa era sempre la
Signora e solo 13 minuti dopo Torosidis era costretto a fermare scorrettamente
Vidal poco prima dell’area di rigore, il giudice di gara decideva così per la
punizione dal limite e il rosso per il difensore romanista, reo di fallo da
ultimo uomo…
In
assenza di Pirlo sul pallone si appropinquava Carlitos Tevez da Fuerte Apache,
dai suoi piedi partiva un bolide che scavalcava l’intera barriera e si andava a
collocare alle spalle di un immobile De Sanctis, proprio lui, quello che doveva
insegnare a Buffon a vincere!!! J
1 a
0 per la Juve e subito partiva nella mente di ogni bianconero d.o.c. il ricordo
di altri capolavori su calcio piazzato inferti negli anni scorsi alla Roma: Platini,
Zidane, Del Piero e chi più ne ha più ne metta, quante emozioni pronte a venir
fuori dal profondo del cuore grazie all’ennesimo numero 10 degno di essere tale…
In
preda all’entusiasmo “rischiavamo” di fare anche il 2 a 0, prima con Pereyra e
poi con Tevez, ma per la serie “gol sbagliato gol subito”, prima Manolas impegnava
seriamente Buffon di testa senza grosse conseguenze e poi Keita, sugli sviluppi
di un calcio di punizione di Florenzi, inserito disperatamente dal “violinista”
insieme a Nainggolan e Iturbe, siglava il pareggio romanista, viziato anche da
una deviazione di Marchisio…
1 a
1 e tutto da rifare, ma con 9 punti di distacco e un calendario fitto d’impegni,
la Juve si rintanava e si teneva stretto il pareggio, in fondo chi aveva
qualcosa da perdere era la Roma, noi dal canto nostro continuiamo a mantenere
il trono, regnando in maniera incontrastata, e per ora va benissimo anche così…
Stasera
è già tempo di Coppa Italia contro la Fiorentina, poi sarà Sassuolo, poi
Dortmund, l’imperativo è sempre uno solo: vincere!!!
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