giovedì 14 maggio 2015

Real Madrid-Juventus 1-1: Ce ne andiamo a Berlinooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!


Più forti di tutto e di tutti, più forti di un pallone d’oro in carica come Cristiano Ronaldo, più forti dei campioni d’Europa e del mondo, più forti di chi ci dava per spacciati già dagli ottavi di finale: “ma dove deve andare questa Juve” dicevano, “figuriamoci, fior di campionati vinti in Italia e poi in Europa le solite figure barbine”, “non potrà passarla liscia a Dortmund”, “il Monaco incontrato ai quarti, solo fortuna!”, “Col Real, ma quando mai vincerà”!!!

E invece passo dopo passo, dopo una fase a gironi con qualche incertezza di troppo, sono arrivate le vittorie col Dortmund, con tanto di prestazioni spettacolari e goleade, la vittoria e il pareggio col Monaco, sebbene in condizioni fisiche precarie, la vittoria a Torino col Real, e poi il pareggio di ieri sera con tanto di prestazione da 10 e lode per intensità e concretezza dimostrate, e così a poco a poco, quel piccolo e remoto sogno che avevamo quasi paura anche a pronunciare si è fatto realtà: dopo 12 anni siamo ancora una volta in finale di Champions League nientemeno che contro lo stellare Barcellona di Messi, Neymar e Suarez…

Chi l’avrebbe detto? La “piccola” Juventus è proprio lì a un passo, a contendere quella tanto agognata Coppa dalle grandi orecchie ad una squadra con un potenziale tecnico sovrumano e con risorse economiche oltremodo superiori alle nostre!!! Ma è lì col cuore, la grinta e lo spirito di squadra che da sempre le sono congeniali, perché puoi avere anche dei super-fenomeni tra le tue fila, ma dei giocatori singoli non fanno mai una squadra e per vincere bisogna essere un gruppo unito e omogeneo con caratteristiche umane anche maggiori rispetto a quelle tecniche…

E ieri in campo ci sono stati 11 leoni che nemmeno di fronte a un rigore generoso nei confronti del Real si sono arresi, nemmeno di fronte a uno stadio Bernabeu gremito e col vestito delle grande occasioni, in una bolgia che avrebbe fatto rabbrividire chiunque, e invece no, dopo il penalty trasformato da Ronaldo al minuto 23 del primo tempo, la Juve ha tirato fuori le unghie e ha domato i galacticos, andando ripetutamente a sfiorare il pareggio, senza riuscire, però, a trovare lo specchio della porta…non che i madrileni siano stati a guardare, sulle ripartenze hanno fatto paura e qualche incertezza del maestro Pirlo e del polpo Pogba, dopo quasi due mesi d’inattività, dal canto nostro ci hanno fatto tremare…

Ma nel secondo tempo la musica è parzialmente cambiata, i madrileni, forti di un 1 a 0 che li proiettava nella loro testa già in finale, hanno cominciato a tirare il freno e qui la Juve è salita in cattedra; Marchisio provava il tiro da fuori, non trovando lo specchio della porta e poco dopo Morata, servito da Vidal, calciava verso Casillas, ma in evidente posizione di fuorigioco, era soltanto il preludio al pareggio!!!


Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Casillas ribatteva nella mischia, e Pogba in semi-acrobazia trovava la sponda per Morata, il giovane spagnolo di controbalzo la metteva dentro senza esitazione alcuna, riportando la Juve sull’1 a 1, riportando la Juve a Berlino!!!Stadio di sponda bianconera in delirio, stadio di sponda madrilena sotto shock, per quel gol, il secondo dopo quello di Torino, inferto al Real proprio dall’ex canterano ripudiato da Florentino Perez che in tribuna accanto ad Andrea Agnelli si mangiava le mani e anche i piedi!!!

1 a 1 dunque, ma ancora mezzora ci divideva da Berlino, ancora mezzora verso il sogno della finale!!! Il gol subito mandava in bambola i madrileni con errori su errori, mentre la Juve cominciava a crederci, fallendo con Marchisio il colpo del ko…subito dopo James e Bale colpivano entrambi i pali ed il Chicarito reclamava un rigore per presunta spinta di Evra…Ma nulla di fatto, il risultato rimaneva invariato…

Allegri correva ai ripari togliendo uno stanco Pirlo per inserire Andrea Barzagli, detto “muro di Berlino”, giusto per continuare a mettere il dito proprio lì!!!Entravano anche Llorente e Pereyra a dar man forte all’assalto finale; i blancos le provavano tutte, ma Buffon perfettamente coadiuvato dai suoi compagni di reparto chiudeva la saracinesca definitivamente, e i fantasmi dell’eliminazione cominciavano a fare sempre più capolino davanti ad un ormai spento Real Madrid!!!

Eriksson decretava quattro minuti di recupero e dal 90’ al 94’ ogni tifoso juventino presente sul pianeta viveva i quattro minuti più lunghi della propria esistenza mettendo a serio repentaglio le proprie già provate coronarie…ma quando ormai le forze latitavano e le speranze cominciavano ad aumentare arrivava il fischio finale del match e con esso un urlo liberatorio durato 12 anni: siamo in finale di Champions League, ce ne andiamo a Berlinoooooooooooooo!!!!

E gli occhi lucidi di Buffon, gli occhi di chi a Berlino qualche anno fa c’era, sono gli occhi di tutti noi, gli occhi di chi ha sofferto con compostezza, di chi ha pianto in silenzio per le troppe angherie subite, di chi ora piange di gioia, di una gioia senza confini per un traguardo insperato, soprattutto dopo quel 15 luglio…

E così mentre la Juve inizia la sua “salita” verso l’Olimpo o meglio verso l’Olympia Stadion, il Real inizia la sua mesta “salida” dall’ultimo obiettivo stagionale!!! Che strana è la vita!!! Basta un cambio di consonante e gli scenari mutano completamente!!!

Adesso il sogno è proprio lì ad un passo, tra noi e quella coppa delle meraviglie c’è solo un ostacolo chiamato Barcellona, un ostacolo che appare impossibile da superare, ma contro il quale metteremo in campo tutte le risorse umane, fisiche e psichiche in nostro possesso…

Non sarà facile, non lo sarà affatto, ma se siamo arrivati fin qui un motivo ci sarà e allora crediamoci più che mai, affinché quella gioia si trasformi in estasi,affinché il sogno diventi realtà una volta per tutte!!!

Forza Juve più che mai, sempre più fiera di essere bianconera!!!! #roadtoberlin

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