Più
forti di tutto e di tutti, più forti di un pallone d’oro in carica come
Cristiano Ronaldo, più forti dei campioni d’Europa e del mondo, più forti di
chi ci dava per spacciati già dagli ottavi di finale: “ma dove deve andare
questa Juve” dicevano, “figuriamoci, fior di campionati vinti in Italia e poi
in Europa le solite figure barbine”, “non potrà passarla liscia a Dortmund”, “il
Monaco incontrato ai quarti, solo fortuna!”, “Col Real, ma quando mai vincerà”!!!
E
invece passo dopo passo, dopo una fase a gironi con qualche incertezza di
troppo, sono arrivate le vittorie col Dortmund, con tanto di prestazioni
spettacolari e goleade, la vittoria e il pareggio col Monaco, sebbene in
condizioni fisiche precarie, la vittoria a Torino col Real, e poi il pareggio
di ieri sera con tanto di prestazione da 10 e lode per intensità e concretezza
dimostrate, e così a poco a poco, quel piccolo e remoto sogno che avevamo quasi
paura anche a pronunciare si è fatto realtà: dopo 12 anni siamo ancora una
volta in finale di Champions League nientemeno che contro lo stellare
Barcellona di Messi, Neymar e Suarez…
Chi
l’avrebbe detto? La “piccola” Juventus è proprio lì a un passo, a contendere
quella tanto agognata Coppa dalle grandi orecchie ad una squadra con un
potenziale tecnico sovrumano e con risorse economiche oltremodo superiori alle
nostre!!! Ma è lì col cuore, la grinta e lo spirito di squadra che da sempre le
sono congeniali, perché puoi avere anche dei super-fenomeni tra le tue fila, ma
dei giocatori singoli non fanno mai una squadra e per vincere bisogna essere un
gruppo unito e omogeneo con caratteristiche umane anche maggiori rispetto a
quelle tecniche…
E
ieri in campo ci sono stati 11 leoni che nemmeno di fronte a un rigore generoso
nei confronti del Real si sono arresi, nemmeno di fronte a uno stadio Bernabeu
gremito e col vestito delle grande occasioni, in una bolgia che avrebbe fatto
rabbrividire chiunque, e invece no, dopo il penalty trasformato da Ronaldo al
minuto 23 del primo tempo, la Juve ha tirato fuori le unghie e ha domato i
galacticos, andando ripetutamente a sfiorare il pareggio, senza riuscire, però,
a trovare lo specchio della porta…non che i madrileni siano stati a guardare,
sulle ripartenze hanno fatto paura e qualche incertezza del maestro Pirlo e del
polpo Pogba, dopo quasi due mesi d’inattività, dal canto nostro ci hanno fatto
tremare…
Ma
nel secondo tempo la musica è parzialmente cambiata, i madrileni, forti di un 1
a 0 che li proiettava nella loro testa già in finale, hanno cominciato a tirare
il freno e qui la Juve è salita in cattedra; Marchisio provava il tiro da
fuori, non trovando lo specchio della porta e poco dopo Morata, servito da Vidal,
calciava verso Casillas, ma in evidente posizione di fuorigioco, era soltanto
il preludio al pareggio!!!
Sugli
sviluppi di un calcio d’angolo Casillas ribatteva nella mischia, e Pogba in
semi-acrobazia trovava la sponda per Morata, il giovane spagnolo di controbalzo
la metteva dentro senza esitazione alcuna, riportando la Juve sull’1 a 1,
riportando la Juve a Berlino!!!Stadio di sponda bianconera in delirio, stadio
di sponda madrilena sotto shock, per quel gol, il secondo dopo quello di
Torino, inferto al Real proprio dall’ex canterano ripudiato da Florentino Perez
che in tribuna accanto ad Andrea Agnelli si mangiava le mani e anche i piedi!!!
1 a
1 dunque, ma ancora mezzora ci divideva da Berlino, ancora mezzora verso il
sogno della finale!!! Il gol subito mandava in bambola i madrileni con errori
su errori, mentre la Juve cominciava a crederci, fallendo con Marchisio il
colpo del ko…subito dopo James e Bale colpivano entrambi i pali ed il Chicarito
reclamava un rigore per presunta spinta di Evra…Ma nulla di fatto, il risultato
rimaneva invariato…
Allegri
correva ai ripari togliendo uno stanco Pirlo per inserire Andrea Barzagli,
detto “muro di Berlino”, giusto per continuare a mettere il dito proprio lì!!!Entravano
anche Llorente e Pereyra a dar man forte all’assalto finale; i blancos le
provavano tutte, ma Buffon perfettamente coadiuvato dai suoi compagni di
reparto chiudeva la saracinesca definitivamente, e i fantasmi dell’eliminazione
cominciavano a fare sempre più capolino davanti ad un ormai spento Real Madrid!!!
Eriksson
decretava quattro minuti di recupero e dal 90’ al 94’ ogni tifoso juventino
presente sul pianeta viveva i quattro minuti più lunghi della propria esistenza
mettendo a serio repentaglio le proprie già provate coronarie…ma quando ormai
le forze latitavano e le speranze cominciavano ad aumentare arrivava il fischio
finale del match e con esso un urlo liberatorio durato 12 anni: siamo in finale
di Champions League, ce ne andiamo a Berlinoooooooooooooo!!!!
E
gli occhi lucidi di Buffon, gli occhi di chi a Berlino qualche anno fa c’era,
sono gli occhi di tutti noi, gli occhi di chi ha sofferto con compostezza, di
chi ha pianto in silenzio per le troppe angherie subite, di chi ora piange di
gioia, di una gioia senza confini per un traguardo insperato, soprattutto dopo
quel 15 luglio…
E così
mentre la Juve inizia la sua “salita” verso l’Olimpo o meglio verso l’Olympia
Stadion, il Real inizia la sua mesta “salida” dall’ultimo obiettivo
stagionale!!! Che strana è la vita!!! Basta un cambio di consonante e gli
scenari mutano completamente!!!
Adesso
il sogno è proprio lì ad un passo, tra noi e quella coppa delle meraviglie c’è solo
un ostacolo chiamato Barcellona, un ostacolo che appare impossibile da
superare, ma contro il quale metteremo in campo tutte le risorse umane, fisiche
e psichiche in nostro possesso…
Non
sarà facile, non lo sarà affatto, ma se siamo arrivati fin qui un motivo ci
sarà e allora crediamoci più che mai, affinché quella gioia si trasformi in
estasi,affinché il sogno diventi realtà una volta per tutte!!!
Forza
Juve più che mai, sempre più fiera di essere bianconera!!!! #roadtoberlin
Nessun commento:
Posta un commento